domenica 17 maggio 2015

Un giovedì di maggio ...


Le lunghe e belle giornate primaverili ci incitano ad uscire alla scoperta di luoghi segreti, sconosciuti e nascosti intorno a casa... Così prendiamo il motorino e ci dirigiamo verso Rovezzano; ho letto su internet che là si trova un bizzarro parco-giardino con sculture dell'artista Enzo Pazzagli.
Non conosciamo l'artista, ma il solo fatto che le sue opere dimorino in un parco ci incita ad andarle a trovare.
Sono le 16, fa caldo e sulla città si condensa una cappa d'afa che pare già piena estate, in giro non c'è anima viva (tutti in auto, ingolfati sui viali). Arriviamo al Parco e all'ingresso una signorina ci offre una mappa e ci dà qualche informazione. Iniziamo a girellare.
Sul primo siamo perplessi: il posto è molto bello, sullo sfondo si scorgono le dolci colline della campagna fiorentina, qualche treno frammenta il silenzio con il suo passaggio sferragliante sulla linea che costeggia la proprietà. Le sculture sono "strane" ... non riusciamo a deciderci se siano terribilmente naif oppure profondamente metafisiche e inaccessibili. Gabriele è perplesso. Passeggiamo, il prato è stato tagliato di fresco e nell'aria si respira un buon profumo d'erba. Le sculture occhieggiano, incuriosiscono, ammaliano. Dopo un po' entrino nell'atmosfera e sì, ci piacciono. Ci accorgiamo che non sono disposte a casaccio ma che ciascuna richiama la vicina in un gioco di sguardi e ironia sottile ... così entriamo nel mondo incantato di Pazzagli e ci lasciamo trasportare.
E Gabriele disegna qualcosa...




Prima di uscire dal parco, in prossimità del cancello, incontriamo un attempato signore dall'aria amichevole, robusto e sorridente come lo sono i contadini toscani che ho incontrato nella mia vita. Ci domanda se il parco ci è gradito, che suggestione abbiamo ricevuto dalle tante sculture, grandi e piccole, che popolano il prato. Ci prega, se abbiamo piacere, di lasciare il nostro indirizzo e-mail sul quaderno che si trova sul leggio all'ingresso, così che possano contattarci quando qui sono in programma feste o eventi. Solo mentre lasciamo i nostri nominativi e recapiti, l'amichevole signore si presenta: "Enzo Pazzagli, piacere!".
E' schivo l'artista, timido, quasi burbero, ma orgoglioso del suo lavoro di cui inizia a parlarci con entusiasmo sincero. Mentre ci mostra i suoi quadri (nello stile "buchismo" come lo ha nominato lui) e le piccole sculture in stile "lastrismo" (appellativo anch'esso di sua invenzione) esposte al riparo di una tettoia, gli domando come nasce questo piccolo e grezzo gioiello incastonato nella periferia di Firenze, lontano dall'affollamento del centro storico e a ridosso delle colline.
Ci racconta così che il terreno è suo, che lo ha acquistato nel 2002, quando era pressapoco una discarica. "C'è voluto del tempo e dell'impegno a spianare e portar via tutta l'immondizia che c'era - ci confessa - poi ho iniziato a piantare i cipressi (quei circa trecento, disposti, secondo un disegno visibile solo dall'altro, che vanno a creare l'opera vivente più grande che esista: "La Trinità", due profili e un volto frontale, estesa per 1500 m2, in mezzo alla quale sono disposte le altre opere). Nel 2003-2004 ho iniziato a disporre le sculture, grandi e piccole ... la prima è quella: "I Tre Arlecchini", del 1966... che poi siamo io e i miei fratelli - sorride - e tutte le altre... ma è un lavoro in divenire, eh!" ci tiene a precisare.
Il parco ospita anche opere di altri artisti (quattro statue di Poggiali Berlinghieri, alcune ormai malridotte mucche della Cow Parade, e un gruppo di sculture di "giovani artisti e geni incompresi", come recita la piantina disegnata a mano, fornitaci all'ingresso).
Insomma, un luogo magico che colpisce al cuore per la sua spontaneità, l'autenticità e il fascino discreto dell'artifice che, alle adulazioni e gli incensi, preferisce rimboccarsi le maniche e fare seguendo il cuore.
Gaia




Se vole te fare una visita: Parco Enzo Pazzagli, Via S. Andrea a Rovezzano 5, 50136 Firenze

lunedì 11 maggio 2015

Human


La mostra dal titolo Human ospita oltre cento sculture realizzate dall’artista inglese Antony Gormley, tra cui le opere della serie Critical Mass e Blockworks. Dopo l’ esposizioni di Zhang Huan, che ha accompagnato la riapertura del Forte di Belvedere nel 2013, e quella di Giuseppe Penone nel 2014 ora tocca alle figure umane di Gormley animare questo magnifico luogo donando agli innumerevoli suoi scorci ed alla magnifica vista che da qui si gode sulla città di Firenze un ulteriore elemento magico di grande suggestione.






giovedì 7 maggio 2015

Potere e Pathos


Frammenti che ben suggeriscono la perfetta armonia del tutto, figure intere che malgrado le mutilazioni ancora esercitano su l'occhio di chi li osserva profonda meraviglia, Dei che solo apparentemente monocromi attraverso la loro pelle bronzea trasmettono tutte le possibili sfumature del nostro essere uomini...del nostro essere vivi. Magica e stupefacente la mostra Potere e Pathos, Bronzi del Mondo Ellenistico  a Palazzo Strozzi (Firenze) aperta fino al 21 giugno 2015.
Non perdetevela...!
Gabriele




Potere e Pathos. Bronzi dal mondo ellenistico.