Agrigento, Tempio della Concordia, 2012 |
"Non sono un naturalista, e conosco mediocremente il greco; il mio principale fine, venendo in Sicilia, non è stato dunque di osservare i fenomeni dell'Etna o chiarire in qualche modo a me stesso e agli altri quanto gli antichi scrittori greci hanno detto sulla Sicilia. Ho cercato innanzi tutto il piacere degli occhi che in questo singolare paese è assai vivo. Dicono che la Sicilia somigli all'Africa; certo, somiglia all'Italia solo per l'intensità delle sue passioni" (Stendhal)
Così ecco che nel finir di maggio hanno approfittato Sara e Gabriele per andare l'una a Fuerteventura, l'altro in Sicilia (in compagnia del fratello Matteo e di Dominique).
In programma, a giugno, per noi (Gaia e Gabriele) ci saranno Dublino e l'Isola d'Elba (in lieta compagnia)...
Nella terra di Pirandello, Sciascia, Camilleri, ma anche di Scianna, Guttuso, Battiato, La Pira e tanti altri, Gabriele ha sostato pochi giorni, ma abbastanza per ritornarne con racconti illustrati che fanno sognare e venir voglia di partire, raggiungere questa magica isola italiana che conserva intatto il sapore di confine, di limite, di zona franca tra Europa e Africa. Paese unico, "a modo suo", un po' Italia, un po' isola (isolata), un po' di tutti, rimpallata tra regni (greci, latini, bizzantini, arabi, spagnoli, francesi) come ci insegna la storia, generosa e aspra, amabile per la sua cordialità, simpatia, autenticità, accoglienza, "temibile" per il suo risvolto "selvaggio", autonomo e non riconducibile a niente di conosciuto....
Nei pochi, toppo pochi, giorni di permaneza sull'Isola, Gabriele è comunque riuscito a buttar giù qualche disegno, appunto, schizzo di viaggio... Nella Valle dei templi ad Agrigento, innanzi alla casa di Pirandello, a Ragusa, all'ombra della scala dei turchi.... Questi i risultati....
Agrigento, Casa di Pirandello, 2012 |
Ragusa, 2012 |
Nessun commento:
Posta un commento