mercoledì 18 marzo 2015

Marrakech express

Marrakech. Disegnando nella Madrasa di Ben Youssef.
Il piccolo resoconto del nostro viaggio in Marocco (المملكة المغربية) inizia con qualche disegno catturato a Marrakech (مراكش), tra il serrato e labirintico gomitolo di vicoli della Medina e l'ampia e rumorosa piazza Jemaa El-Fna. Città caotica e variopinta, amata da artisti e turisti di ogni dove, Marrakech possiede quel fascino esotico e pittoresco che ammalia e travolge ma che non può non insinuare il ragionevole e lecito dubbio su quanto quell'incanto sia autentico o piuttosto il risultato di una sapiente e ben riuscita messa in scena...

Marrakech, il minareto di Koutoubia e i venditori di Jemaa El-Fna.
Marrakech, nei vicoli della Kasbah.
Essaouira (الصويرة), città di mare, affacciata sull'oceano porta una corona di gabbiani e una cintura di candide mura. L'intonaco delle case, che sembrano protendersi verso l'orizzonte, è scorticato dal salmastro e dal vento che soffia forte, le facciate sono rugose come la pelle di un vecchio marinaio ... ma in vero questa città porta un nome femminile (il cui significato è "ben progettata") e potrebbe essere annoverata tra quelle invisibili città a noi care che raccontò Italo Calvino.

Essaouira, il porto e la torre portoghese.
Essaouira, le fortificazioni.
Essaouira, disegnando sulle mura della città.

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